Elezione del Doge Agnello Perticiago - miniatura XV secolo, Biblioteca Marciana

Ipotesi del vecchio palazzo ducale.

Il denaro d'argento.

S. Maria Zobenigo, oggi del Giglio.
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Elezione del Doge Agnello Perticiago - miniatura XV secolo, Biblioteca Marciana


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Ipotesi del vecchio palazzo ducale.


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Il denaro d'argento.


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S. Maria Zobenigo, oggi del Giglio.


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L'evoluzione della città

Nell’812 il Doge Agnello Perticiago trasferì, per motivi di sicurezza, la capitale del Ducato, già spostata nel 742 da Eraclea a Metamauco, sugli isolotti di Rialto e dette inizio alla costruzione della sua residenza sul Canal Grande, una sorta di fortezza dal cui nucleo originario si sviluppò l’attuale Palazzo Ducale . Nello stesso anno venne coniata la prima moneta veneziana, il dinaro d’argento .

Nell’828, il trasferimento delle spoglie di San Marco, trafugate da due mercanti veneziani ad Alessandria d’Egitto, segnò l’inizio del legame indissolubile tra Venezia e il santo. A San Marco, nuovo patrono della città, fu dedicata l’omonima basilica consacrata nel 1094. La basilica, insieme alle altre costruzioni governative costituiva la “Civitas Rivoalti”, che conservò questa denominazione fino al XIV secolo quando iniziò a chiamarsi Venezia, perché fino ad allora, con il nome di Venezia si intendeva l’intero territorio dello stato.

Rialto divenne in questo modo il centro amministrativo e religioso della città, protetta da un lato da una muraglia che collegava S. Maria Zobenigo al castello di Olivolo nella zona dell’odierna Castello, e dall’altra parte da una gigantesca catena di ferro che permetteva di controllare il passaggio e l’approdo delle navi mercantili.


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