Il Doge Enrico Dandolo e i crociati giurano fedeltà nella Basilica di S.Marco prima della partenza. Venezia, Sala del Maggior Consiglio. Palazzo Ducale

Itinerario delle truppe durante la quarta crociata

La Conquista di Costantinopoli. Domenico Tintoretto, particolare, Venezia, Palazzo Ducale

I cavalli in bronzo presi dall'ippodromo di Bisanzio. Archivio fotografico APT di Venezia.
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Il Doge Enrico Dandolo e i crociati giurano fedeltà nella Basilica di S.Marco prima della partenza. Venezia, Sala del Maggior Consiglio. Palazzo Ducale


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Itinerario delle truppe durante la quarta crociata


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La Conquista di Costantinopoli. Domenico Tintoretto, particolare, Venezia, Palazzo Ducale


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I cavalli in bronzo presi dall'ippodromo di Bisanzio. Archivio fotografico APT di Venezia.


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La conquista del Mediterraneo orientale

Nel maggio 1202 il Doge Enrico Dandolo , alla vigilia della quarta crociata, con il pretesto di suggerire ai promotori di quest’ultima alcuni cambiamenti negli accordi economici per il trasporto delle truppe a Gerusalemme, fece apporre decisive modifiche negli itinerari di percorso. Tra le ragioni dei cambiamenti vi erano il tentativo di sopire la rivolta di Zara e Trieste che, protette dal Regno d’Ungheria, cercavano di sottrarsi alla sfera di Venezia, e l’aspirazione a sanare la difficile situazione creatasi a Bisanzio nel 1170, dove l’imperatore Comneno si era visto costretto a decretare l’arresto dei Veneziani e la confisca dei loro beni a causa delle pressioni della popolazione locale, scontenta degli enormi privilegi commerciali loro accordati. L’itinerario delle truppe crociate, completamente rivisto , le diresse prima a nord per riconquistare le due città ribelli, poi verso oriente alla conquista di Costantinopoli che avvenne il 15 aprile 1204 e che segnò l’inizio all’impero latino d’oriente sotto la tutela dei Veneziani e infine in direzione sud verso Gerusalemme. Con la conseguente spartizione dei territori dell’impero bizantino fra i crociati e i Veneziani, questi ultimi si assicurarono il quasi totale controllo delle vie commerciali verso l’oriente e riportarono a Venezia un bottino di guerra di bellezza e pregio straordinari che contribuì ad arricchire la città: marmi e opere d’arte tra cui i quattro cavalli in bronzo prelevati dall’ippodromo di Bisanzio che vennero sistemati sopra la facciata della Basilica di San Marco.

Venezia controllava ora un potente impero commerciale in piena espansione, con la bandiera di San Marco che sventolava su gran parte del Mediterraneo orientale.Nel XIII secolo, all'apice della sua potenza, Venezia era arrivata a dominare gran parte delle coste dell'Adriatico, la Dalmazia, l'Istria, molte delle isole dell'Egeo, Creta, Cipro, Corfù. Era inoltre la principale potenza militare e tra le principali forze mercantili presenti nel medio oriente.


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