L'Arsenale di Jacopo De Barbari, part., 1500, Venezia, Museo Correr.

Il ponte di legno della Moneta.

Quartarolo. La moneta corrispondente al pagamento del pedaggio.

Federico Barbarossa riceve le credenziali dagli ambasciatori veneziani, miniatura, inizio XV sec. Venezia, Museo Correr

L'Impero Romano Germanico sotto Federico Barbarossa.

Papa Alessandro III a cavallo e Federico Barbarossa. Spinello Aretino, part., Palazzo Pubblico, Siena.
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L'Arsenale di Jacopo De Barbari, part., 1500, Venezia, Museo Correr.


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Il ponte di legno della Moneta.


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Quartarolo. La moneta corrispondente al pagamento del pedaggio.


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Federico Barbarossa riceve le credenziali dagli ambasciatori veneziani, miniatura, inizio XV sec. Venezia, Museo Correr


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L'Impero Romano Germanico sotto Federico Barbarossa.


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Papa Alessandro III a cavallo e Federico Barbarossa. Spinello Aretino, part., Palazzo Pubblico, Siena.


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L’epoca dei grandi cambiamenti

Il XII secolo significò per Venezia il secolo dei grandi cambiamenti: furono costruiti i cantieri navali dell’Arsenale come prima industria di stato (1104) ; fu rinnovato l’assetto governativo con l’introduzione di nuove procedure per l’elezione dei dogi (1172); si costruì il ponte in legno della Moneta (1181) sul Canal Grande, unendo la “civitas” amministrativa e politica con la zona dei mercati; venne divisa tutta l’area edificata cittadina nei sei sestieri tuttora esistenti e ad ognuno di essi venne dato un proprio rappresentante presso il governo; sorsero i primi palazzi importanti mentre il Palazzo Ducale, più volte distrutto dagli incendi, venne completamente restaurato, così da perdere il suo primigenio aspetto di fortezza; venne ristrutturata la piazza su cui affaccia la splendida basilica marciana, rinnovata ed arricchita nel 1063-1066 con marmi, mosaici ed altri elementi decorativi di stile orientale, che ne fecero “la chiesa più bella del mondo”.

La scelta di Venezia come luogo di incontro e riconciliazione fra il Papa Alessandro III e l’imperatore Federico Barbarossa (24 luglio 1177) portò nuovi vantaggi alla Serenissima confermando, a livello internazionale, il suo ruolo di potenza “affidabile e prestigiosa”. L’immagine di Venezia venne molto curata e consolidata con una serie di manifestazioni e liturgie attraverso le quali i simboli del potere imperiale e della chiesa si ricollegavano ai simboli della regalità del doge. Riprendevano così vigore cerimonie e rituali tradizionali quali lo “Sposalizio col Mare”, durante il quale il doge buttava un anello nella laguna per simboleggiare l’unione della città con l’acqua, elemento fondamentale per il potere e le fortune di Venezia.


1100 - 1200 - - rev. 0.1.14

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Venezia e le sue lagune

patrimonio dell'umanità: dialogo di culture, quale futuro?

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