Di fronte le Fondamente Nuove di Venezia, sorge la piccola isola di S. Michele, con il cimitero e la bianca chiesa di S. Michele in Isola. Quest’ultima, iniziata nel 1469 per opera di Mauro Codussi, fu il primo edificio rinascimentale costruito a Venezia. Nel 1400 nel convento dell’isola operò il famoso cartografo frà Mauro, in onore del quale gli americani hanno intitolato un grande cratere lunare. Un editto napoleonico impose ai veneziani di rinunciare alla tradizione di inumare le salme nei cimiteri delle chiese per evidenti motivi di carattere sanitario.

A causa dell’acqua non si potevano scavare fosse profonde e molti pozzi, nei periodi di acqua alta potevano essere contaminati dall’acqua che era stata a contatto con le salme. Molti visitatori della città riferirono del fetore che emanava da alcuni cimiteri. Il primo luogo di sepoltura esterno alla città fu l’isoletta di S. Cristoforo, fino a coinvolgere, per un bisogno di ampliamento, anche il territorio di S. Michele.

Il cimitero è strutturato in stile tipicamente italiano, da una parte campi per la sepoltura in terra e dall’altra un parco con mausolei anche di pregevole fattura, che prosegue la cultura veneziana delle tombe monumentali. Molti artisti sono sepolti a Venezia: tra i più celebri, Ezra Pound (1885-1972), Sergei Diaghilev (1872-1929) e Igor Stravinsky (1882-1971).

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1300 - 1400 - ISOLE - rev. 0.1.23