Papa Paolo III ha la visione del Concilio di Trento. Sebastiano Ricci, 1687-88, Museo Civico, Piacenza.

Apoteosi di un beato. Sebastiano Ricci, affresco, 1693-94, San Bernardino alle Ossa, Milano.
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Papa Paolo III ha la visione del Concilio di Trento. Sebastiano Ricci, 1687-88, Museo Civico, Piacenza.


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Apoteosi di un beato. Sebastiano Ricci, affresco, 1693-94, San Bernardino alle Ossa, Milano.


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Sebastiano Ricci

Sebastiano Ricci (Belluno 1659- Venezia 1734) fu un pittore veneto vissuto tra XVII e XVIII secolo. All’età di vent’anni si recò a Bologna e poi a Parma, dove, su invito del duca Ranuccio, eseguì la Madonna del Serraglio del 1685, e quindi a Roma, dove studiò la decorazione barocca. Quando sul finire del ‘600 rientrò in Veneto, influenzato da Correggio, da Carracci e poi da Paolo Veronese, Ricci era ormai lontano dalla cultura figurativa del luogo. Fu allora autore di opere nel cui impasto cromatico luminoso e scintillante si fusero il decorativismo barocco e la tradizione coloristica veneziana. In questo periodo avviò una collaborazione con il nipote Marco (Belluno 1676- Venezia 1729) che lo seguì in Inghilterra per lavorare a una Resurrezione per l'ospedale di Chelsea e a diverse tele a tema mitologico per Burlington House, a Londra, oggi sede della Royal Academy. Ormai artista di fama internazionale, nel 1724 fu chiamato dai Savoia a Torino per dipingere alcune tele per Palazzo Reale e due pale d'altare per la Basilica di Superga. Dello stesso autore sono: il soffitto di palazzo Colonna a Roma, la cupola di San Bernardino alle Ossa (1695) a Milano, gli affreschi di palazzo Marucelli (1706-07) a Firenze, le pale (1733) per la chiesa di San Rocco e la Madonna in trono e santi (1708) in San Giorgio Maggiore a Venezia.

1600 - 1700 - - rev. 0.1.13

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