Cembalo italiano sec. XVII

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Domenico Scarlatti

Domenico Scarlatti (Napoli 1685- Madrid 1757) fu il sesto figlio di Alessandro, grande compositore napoletano e suo maestro. È considerato il più celebre e grande clavicembalista, forse di sempre, autentico virtuoso dell’antico e nobile strumento.
Nel 1701, dopo i primi studi musicali, fu nominato organista e compositore della Real Cappella di Napoli. Proseguì la sua formazione seguendo il padre nel soggiorno fiorentino, poi a Roma e quindi a Venezia, dove completò gli studi sotto la guida del maestro Francesco Gasparini.
Tornato a Roma, divenne maestro di cappella e allestì parecchi melodrammi. Iniziarono i viaggi all’estero, prima Londra, poi Lisbona dove, lasciato il teatro, iniziò a dedicarsi alla musica sacra. Tra i suoi melodrammi teatrali vanno ricordati l’Ifigenia in Aulide e l’Ifigenia in Tauri. Nel 1738 si trasferì a Madrid presso la corte di Ferdinando di Spagna, dove compose lo Stabat Mater, i Salmi e la Messa del 1754. Lasciò come sua ultima composizione il Salve Regina del 1756, e un grande allievo come erede, il catalano Antonio Soler.
La fama di Domenico Scarlatti è dovuta particolarmente alla musica per clavicembalo tanto da aver creato un Corpus di sonate vastissimo, ben 555 composizioni. L’impianto melodico della sua sonata è di estrema semplicità armonica, con tutte le risorse dello strumento valorizzate dalla fantasia del musicista. Il gusto popolare del suo linguaggio musicale rende un tocco inconfondibile alle melodie, originale, quasi in anticipo sui tempi, persino stravagante in certi effetti ritmici.

1600 - 1700 - - rev. 0.1.7

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