Corderie dell'Arsenale

La Biennale di venezia nel 2007

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Fondazione La Biennale di Venezia

Di recente formazione come fondazione, la Biennale di Venezia nasce nel lontano 1895 e deve il suo nome all’Esposizione Internazionale d’Arte che si svolgeva appunto ogni due anni. A questa attività l’istituzione affiancò nel tempo l’organizzazione di manifestazioni relative a vari settori della cultura contemporanea. Nacquero così il Festival della Musica nel 1930, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica nel 1932, quella del Teatro di prosa nel 1934 e dal 1975 anche la Rassegna di architettura. Un’ampia documentazione dell’arte di quel periodo che, custodita nell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee, costituisce una importante fonte di informazione e di studio.
Le manifestazioni organizzate dalla Fondazione La Biennale di Venezia si svolgono in località dislocate su un ampio raggio del tessuto urbano: i Padiglioni d’arte ai giardini di Castello, le corderie dell’Arsenale, i saloni del sale alle Zattere, i granai alla Giudecca, il Palazzo del Cinema al Lido. Fra le attività caratterizzanti la nuova Biennale di Venezia è da considerare l’adesione all’organizzazione del celebre Festival Internazionale del 2007. In quell’occasione la Fondazione si rivolse di nuovo al regista Maurizio Scaparro, che già negli anni ’80 aveva reinventato e rilanciato il Carnevale dopo decenni di assenza e gli chiese di creare una nuova versione del Carnevale del Teatro tanto più che nel 2007 si sarebbe celebrato il trecentesimo anniversario della nascita del grande commediografo veneziano Carlo Goldoni. La novità fu assoluta. Il regista riuscì a coniugare due aspetti importanti della cultura veneziana: l’amore per il teatro e la profonda e millenaria vicinanza con la cultura cinese. Nacque così il 38° Festival Internazionale del Teatro “Il Drago e il Leone”, un grande successo che offrì la possibilità di ammirare spettacoli con straordinari attori italiani e cinesi che riproponevano quella fusione culturale che lo stesso Scaparro definì una “utopia possibile".

1800 - 2000 - - rev. 0.1.12

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